Dopo l’ennesima uscita del Consigliere regionale della Lega, Luciano Sandonà, che ripropone attraverso una Mozione il riavvio dei lavori per la costruzione dell’ascensore dentro al Colle della Rocca di Monselice, gli ambientalisti Francesco Miazzi, Gianni Sandon e Paolo De Marchi, scrivono una lettera aperta al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
Presidente riteniamo che Lei non possa restare estraneo a un caso come questo. Che per noi è, ed è sempre stato, prima di tutto politico e culturale. Il fatto che sulle vicende giudiziarie collegate eminenti magistrati si siano espressi in modo tanto diverso non depone a favore, innanzitutto, di chi costringe noi tutti a muoverci in un labirinto di normative spesso poi liberamente interpretate. Normative che sono anche della Sua e nostra Regione, caro Presidente. E sfidiamo chiunque a dimostrare che la vicenda in questione è stata gestita nel suo insieme in modo così limpido come qualcuno si azzarda ora a dire.
Ma nella sostanza il problema, dicevamo, è politico e culturale. E la Regione, oltretutto proprietaria del bene, ne è coinvolta direttamente. E ci vengono i brividi quando vediamo tornare di attualità dichiarazioni e comportamenti che hanno accompagnato fin dal suo inizio tutta la vicenda.
Così è mai possibile che, non diciamo Monselice, ma addirittura la Bassa con le sue storiche città abbiano bisogno per essere valorizzate, a sentire per esempio il Suo consigliere Luciano Sandonà, di questo buco sul colle? Un buco che dovrebbe servire per scaricare folle di turisti (sta poi a vedere se sarà proprio così) da un triste piazzale di cava a un punto vicino, ma neanche tanto, alla sommità del colle stesso dove, ecco un aspetto di ineludibile importanza, non si trova comunque il motivo centrale di interesse del colle, ma solo uno dei tanti motivi, uno più affascinante dell’altro, distribuiti su tutto quel percorso che dal cuore del paese (non da un piazzale di cava) porta alla cima del colle. Un susseguirsi di straordinarie emergenze che fanno del percorso “la passeggiata più bella del Veneto”, come diceva il nostro poeta Gian Antonio Cibotto (consulti, Presidente, il link che le indichiamo qui sotto!).
Che il Suo consigliere Sandonà paragoni questa situazione a quella dei tanti luoghi che senza imbarazzo si impalca a citare (Bergamo Alta, Gubbio, Amalfi, Todi…) dimostra solo quanto poco affidabile possa essere un amministratore come questo. Glielo spiega Lei, Presidente, che in tutti i casi citati gli ascensori, che noi non ci sogneremmo di contestare, servono proprio per portare, col minore impatto, cittadini e turisti ai luoghi di maggior valore e richiamo, e non, come nel caso della Rocca, per evitarli?
Ebbene Presidente, La invitiamo caldamente a non far parlare la Regione solo con voci così stonate.
Ci creda, non siamo fanatici irragionevoli; siamo innamorati della nostra terra e profondamente desiderosi di vederla valorizzata per la civiltà della nostra gente.
Peraltro c’è da aggiungere, fra le infinite altre obiezioni, che questo progetto non risolverebbe neanche i tanti e delicati problemi della gestione turistica dello stesso Colle: non li elenchiamo qui ma restiamo a disposizione per farlo in qualsiasi momento (e del resto già tante volte lo abbiamo fatto). Vorremmo però almeno smontare quella pretestuosa affermazione che l’ascensore servirebbe ai disabili. In realtà li si scaricherebbe lontano dalla cima e non è previsto, perché non è possibile, farli arrivare in cima al mastio. In compenso è chiaro che anche a loro si toglierebbe la vera emozione della salita al Colle. Che abbiamo più volte mostrato come potrebbe essere loro garantita senza “intubarli” nell’ascensore.
Abbia almeno il pudore quel Suo consigliere di non venirci a parlare dei milioni di euro persi. Ci faccia invece il conto di quanti ne mancherebbero ancora per arrivare alla fine di questo progetto, dai contorni poi e dagli effetti così discutibili e peraltro ancora del tutto indefiniti. E visto che gli sta a cuore l’aspetto finanziario legato a questi interventi di valorizzazione turistica delle città murate ci illumini sui risultati, dopo aver speso milioni di euro, di quell’opera, così importante ma così “normale”, come un accogliente, funzionale collegamento cicloturistico almeno tra le città murate di Monselice, Este e Montagnana. Chissà se ne ha neanche mai sentito parlare.
Ma a proposito dell’efficienza, e in questo caso proprio della Regione, non possiamo non porre il Sandonà, ma anche Lei Presidente, davanti a quell’inverosimile situazione della scala per accedere al mastio: ancora fuori uso dopo oltre 4 anni! Al Sandonà è bastato evidentemente andare a farsi fotografare sotto il mastio imbandierato col vessillo di san Marco.
Egregio Presidente non faccia rappresentare la Regione da simili inattendibili esibizionisti.
http://www.monseliceturismo.it/itinerari/la-passeggiata-piu-bella-del-veneto/
Francesco Miazzi
Gianni Sandon
Paolo De Marchi
2015 https://www.padovanabassa.it/italia-nostra-dice-no-allascensore-nella-roccia-e-propone-alternative/
2015 https://www.padovanabassa.it/ascensore-nella-rocca-necessita-o-miopia/
2015 http://www.padovanabassa.it/la-rocca-diventa-progetto-partecipato/
2016 https://www.padovanabassa.it/dalla-rocca-allarea-italcementi-gli-spunti-di-un-convegno/
2016 SERGIO RIZZO, NOTO GIORNALISTA DEL CORRIERE DELLA SERA, È APPRODATO A MONSELICE PER VERIFICARE DI PERSONA LA SITUAZIONE CHE SI È DETERMINATA A SEGUITO DEL PROGETTO DI ASCENSORE NELLA ROCCA, CHE RICORDIAMO, È STATO RECENTEMENTE RILANCIATO DAI NOSTRI AMMINISTRATORI. RIPORTIAMO L’ARTICOLO E IL VIDEO HTTPS://WWW.PADOVANABASSA.IT/LA-ROCCA-DI-MONSELICE-SFREGIATA-PER-UN-ASCENSORE-MAI-INSTALLATO/
2018 https://www.padovanabassa.it/rocca-incuria-e-degrado-sulla-via-del-santuario/
2019 manifestazione https://www.padovanabassa.it/per-il-parco-colli-per-la-rocca-per-un-territorio-libero-dai-veleni/