“Gentile Signor Sindaco, con riferimento alla questione in oggetti, debbo constatare che è rimasta senza seguito la mia richiesta del 30/05/2016, ancorché sollecitata con nota del 27/7/2016.”
Così esordisce il Garante regionale dei diritti della persona, nel suo secondo sollecito al Sindaco di Monselice con il quale torna a chiedere chiarimenti in merito alle osservazioni alla Delibera del Consiglio Comunale n.19 del 6/4/2016, presentate da Nuova Monselice e rimaste sostanzialmente non risposte, se non con un laconico rigetto.
Come abbiamo ben visto, la trasparenza non è certo uno dei fondamenti che guida l’azione di questa amministrazione. Pensavamo che almeno al Garante Regionale il Sindaco ritenesse di dover rispondere, e invece, a distanza di cinque mesi dalla prima richiesta e di fronte al secondo sollecito, anch’egli resta totalmente ignorato.
Questo modo di procedere dimostra disinteresse e disprezzo sia nei confronti dei cittadini che delle figure istituzionali preposte alla tutela dei diritti del cittadino; è un aspetto che caratterizza sempre di più questa amministrazione e probabilmente è lo specchio della paura di un confronto vero e diretto e di una rappresentatività che sente venire meno.
Il gruppo “Nuova Monselice”