La bassa padovana ancora al centro di richieste per impianti ad alto impatto ambientale, finalizzati alla speculazione economica attuata da società più o meno improvvisate.
Lo scorso anno la Ditta House Build Silvania srl ha chiesto alla Regione Veneto l’autorizzazione alla costruzione di un megaimpianto a Biogas/biometano con una potenza di 6 MW, con annesso un micro zuccherificio. L’impianto, che comporterebbe un consumo di suolo di circa 10 ettari, dovrebbe sorgere in Via Bassa a Vescovana, dov’è presente un vecchio essiccatoio inutilizzato da anni.
L’impianto dovrebbe essere alimentato con gli scarti della lavorazione della barbabietola e altri prodotti agricoli, vale a dire decine di migliaia di tonnellate di sottoprodotti per i quali la filiera di approvvigionamento non appare del tutto chiara.
Sarebbe invece abbastanza chiaro l’impatto che questo impianto potrebbe avere sulla salute e sull’ambiente con l’emissione di migliaia di tonnellate di CO2, il traffico pesante indotto, i grandi quantitativi di digestato di risulta, i fumi e gli odori, per non parlare della svalutazione degli immobili nel largo raggio.
L’Amministrazione Comunale di Vescovana ha fin da subito espresso la propria contrarietà, inviando alla Regione Veneto decine di puntuali e articolate osservazioni. Anche i cittadini si sono prontamente mobilitati e alla presenza di un centinaio di persone hanno deciso di costituire il Comitato popolare “Lasciateci respirare” sezione di Vescovana
Nel giro di pochi giorni sono state raccolte oltre un migliaio di firme, che sono state poi consegnate dal Sindaco, alla Regione Veneto.
Assemblee informative sono state effettuate e sono in corso nei paesi limitrofi allo scopo di sensibilizzare tutti su questa problematica, evidenziando tra l’altro la contraddizione di un’agricoltura piegata alla produzione di sottoprodotti per un biodigestore, anziché per la produzione di cibo da destinare alle persone.
La mattina del 30 dicembre 2023 una quarantina di trattori, famiglie, sindaci, associazioni ambientaliste, Comitati, associazioni agricole, agricoltori ma soprattutto centinaia di cittadine/i con bambini/e, hanno sfilato nelle campagne di Vescovana per dire NO a questo progetto.
A metà gennaio la vicenda è approdata nel Consiglio Regionale del Veneto attraverso un’interpellanza sottoscritta da 7 Consiglieri e che potete leggere qui .
Ora prosegue l’attività informativa e se non arriveranno risposte alla richiesta di fermare il progetto, i cittadini e gli amministratori sono pronti a costruire una delegazione da portare in Consiglio Regionale, magari unendosi con altri Comitati del Veneto che si stanno battendo contro queste vere e proprie speculazioni, alimentate dagli incentivi pubblici, che vanno in senso opposto alle politiche di riduzione dei gas climalteranti.
Non è e non sarà la battaglia di un Comitato, ma di un’intera comunità.






Vi riproponiamo l’intervento di Francesco Miazzi del Comitato Lasciateci Respirare Monselice di 𝐒𝐀𝐁𝐀𝐓𝐎 𝟑𝟎 𝐃𝐈𝐂𝐄𝐌𝐁𝐑𝐄 alla 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐅𝐄𝐒𝐓𝐀𝐙IONE di 𝐕𝐄𝐒𝐂𝐎𝐕𝐀𝐍𝐀
Altre foto e interventi li potete trovare anche qui nella pagina FB del Comitato “Lasciateci respirare ” sezione di #Vescovana
https://www.facebook.com/profile.php?id=61554442382818 stanno coinvolgendo un’intera comunità
https://www.facebook.com/comitatolasciatecirespirare.monselice/videos/1793434557785361
https://www.facebook.com/comitatolasciatecirespirare.monselice/videos/388904150339812



















