Il diritto alla casa nella crisi sociale

Da anni è attivo nella bassa padovana uno SPORTELLO CASA, che attraverso innumerevoli iniziative di lotta (blocco degli sfratti, manifestazioni, sit-in), è riuscito ad impedire che decine di famiglie finissero per strada, ha costruito una rete solidale e articolato proposte per i Comuni.

In Italia le abitazioni di edilizia residenziale pubblica (erp), costituiscono solo il 4% del patrimonio residenziale totale. Un dato molto distante dal modello europeo dove le percentuali superano anche il 30%.

Negli ultimi decenni si è provveduto, sostanzialmente, a dismettere il già esiguo patrimonio pubblico, mentre nel resto d’Europa si investe nel settore: come in Francia che, dal 2002, gli alloggi pubblici sono regolati dalla legge Sru (Solidarietà e Rinnovamento Urbano) imponendo ai Comuni con oltre 3.500 abitanti di raggiungere la quota del 20% di edilizia popolare, entro il 2020; a Berlino, ad ottobre 2013, l’amministrazione comunale ha investito un miliardo di euro per realizzare 28 mila case popolari; è di qualche giorno fa la notizia che Stoccolma, dopo aver presentato la sua candidatura ai giochi olimpici invernali nel 2022 per la Svezia, ritira la proposta perché ritiene sia meglio investire per la cittadinanza, in case popolari.

 A fronte di un patrimonio pubblico ridicolo, il territorio italiano viene divorato dal cemento. Si continua a costruire e, intanto, milioni di immobili sono inutilizzati: oltre 5 milioni su tutto il territorio nazionale, 40 mila a Padova e provincia (dati ISTAT pubblicati recentemente).

In Italia 650 mila famiglie sono in lista di attesa per alloggio popolare; 3 milioni di famiglie spende il 40% del reddito, per la casa; 140 mila sono stati gli sfratti nel 2014, il 92% per morosità incolpevole.

A Padova e provincia sono stati emessi 1017 provvedimenti di sfratto di cui 454 sfratti eseguiti

Con questi numeri riteniamo sia estremamente necessario coniugare il diritto ad abitare con il blocco del consumo del territorio. È opportuno un rilancio massiccio dell’edilizia residenziale pubblica attraverso interventi radicali come il blocco della vendita degli alloggi pubblici, l’assegnazione di alloggi da riqualificare in auto-recupero, interventi sul patrimonio privato invenduto o inutilizzato, requisizione e riutilizzo del patrimonio pubblico in disuso (caserme, ospedali, ecc).

Per anni, come SPORTELLO CASA, attraverso innumerevoli iniziative di lotta nel territorio della provincia di Padova (blocco degli sfratti, manifestazioni, sit-in), abbiamo impedito che decine di famiglie finissero per strada o che vivessero con la paura che questo accadesse; abbiamo contribuito alla rimessa in disponibilità e all’assegnazione di alloggi pubblici destinati alla (s)vendita; abbiamo ottenuto la ridefinizione di contratti di affitto più sostenibili;

Crediamo che sia fondamentale continuare ad organizzarsi insieme per:

– resistere agli sfratti garantendo un tetto alle famiglie;

restituire alla collettività, e a chi ne abbia bisogno, gli alloggi lasciati sfitti;

– affrontare questa emergenza sociale e lottare per conquistare i nostri diritti.

 Chiediamo un immediato BLOCCO DEGLI SFRATTI e una politica abitativa in grado di dare soluzioni adeguate ai cittadini che subiscono la crisi.

Ogni mercoledì, dalle 16,30 alle 19,00 presso sede ADL, via S. Filippo Neri 19, a Monselice è attivo SPORTELLO CASA .

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