Immagini del degrado nel centro storico di Monselice

Un piccolo reportage per denunciare la situazione del centro storico di Monselice e alcune proposte operative

COMPLESSO MONUMENTALE SAN PAOLO ANCORA CHIUSO

A gennaio del 2014 sono teoricamente iniziati i lavori di trasformazione del complesso in spazio museale. In realtà, dal momento della chiusura, sono passati mesi per l’avvio dei lavori che hanno peraltro riguardato solo la parte inferiore del complesso. La Sala della Buona Morte per oltre 10 mesi non è stata interessata dai lavori ed è stata in pratica utilizzata come magazzino di cantiere. Ad ottobre 2014 abbiamo assistito ad una farsesca presentazione ufficiale dei lavori. Dopo un anno e mezzo è ancora tutto chiuso e la cittadinanza è tenuta all’oscuro sullo stato dei lavori e sui tempi della riapertura. L’unico risultato certo è che la ristrutturazione del complesso è costata più di 4milioni di euro e che l’Amministrazione è riuscita a sottrarre a tutti l’unico spazio polivalente rimasto.

LA FONTANA DEL PIANTO

La fontana di Mario Botta continua evidentemente ad avere perdite e a produrre bollette salate, se messa in funzione. Ora versa in condizioni pietose: metà del circuito dell’acqua è chiuso, facendole perdere di senso; l’illuminazione altalenante aumenta il senso di degrado precoce; l’interno mostra blocchi di trachite in movimento, fili d’acciaio staccati e sporcizia galleggiante o affondata. Eppure è costata oltre 1milione di euro e continua a costare migliaia di euro l’anno per la manutenzione. Evidentemente chi ha vinto questa gara non è in grado di farla funzionare e tenerla pulita, dato che spesso il Comune invia sul posto lavoratori socialmente utili per ridarle un minimo di decoro.

PIAZZA MAZZINI SPECCHIO DEL DEGRADO

Dovrebbe essere l’approdo che accoglie cittadini e turisti. In realtà è in stato di semi-abbandono. Mentre il Sindaco annuncia nuovi piani e progetti di rilancio del centro, la pavimentazione in Via Dante versa in uno stato pietoso: i blocchi di trachite, puntualmente staccati e frantumati dalla circolazione delle auto, sono sostituiti da pezze di asfalto che balzano agli occhi, come le vistose macchie d’olio nero che ormai impregnano tutta la parte destinata a parcheggio. Un lampione piegato da un’auto in transito, anziché essere sostituito, è stato tolto e la base cementata. Le fioriere ospitano piante morte, erbacce e immondizia. Parcheggio selvaggio, camion pesanti e mezzi di cantiere stanno dando il colpo di grazia.

COSA FARE SUBITO?

Pensare al rilancio del centro storico è fondamentale, ma questo va affiancato ad interventi di massima urgenza almeno sulla pavimentazione, sull’arredo urbano e sull’illuminazione. Bisogna terminare questi lavori eterni sul Complesso della San Paolo e ripristinare la funzione e il decoro della fontana; occorre riaprire con tutti il confronto sull’opportunità di pedonalizzare il centro, bonificare e recuperare l’ex cinema Astoria, incentivare la riapertura dei negozi chiusi. Se il Sindaco Lunghi dedicasse al centro storico un decimo dell’impegno applicato ad imporre la costruzione di un nuovo centro commerciale in Via Colombo, potremmo arrivare ad una piccola svolta…

 “Nuova Monselice”

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qui c'era un lampione... ora una pezza di cemento
qui c’era un lampione… ora una pezza di cemento

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