Che occasione sprecata!

Pubblichiamo la lettera di Gianni Sandon che commenta i recenti esiti del bando regionale sulle piste ciclabili.

Con una delibera del 29.9.2014, pubblicata sul BUR il successivo 3.10, la Giunta regionale ha approvato un bando che prevedeva 35 milioni per il finanziamento di piste ciclabili. Un bando impostato, apprezzabilmente, nella direzione di privilegiare (con contributi da 300.000 a 1,8 milioni di euro) interventi preferibilmente di completamento, ad alta fruibilità, in aree di pregio ambientale, in sede propria, lunghi almeno 5 km, presentati da più Comuni… Pareva pensato apposta per realizzare quegli interventi da tempo sollecitati per completare e migliorare l’anello ciclabile dei Colli Euganei.

Allertato il Presidente già il 2.10 (prima ancora della pubblicazione del bando), il successivo 16.10 la Commissione ambiente del Parco ha suggerito al Comitato Esecutivo un preciso elenco di interventi da proporre per il finanziamento e riguardanti in particolare i Comuni di Teolo, Este, Monselice e Montegrotto. Seguono incontri vari per definire la proposta. Conclusione? Uno sfacelo di inefficienza e di insensibilità, ma sarebbe forse meglio dire irresponsabilità. Da parte dei Comuni innanzitutto, bisogna pur dirlo. Teolo e Montegrotto in testa. Teolo in particolare, che ha tra l’altro i problemi più grossi su tutto il tratto del suo territorio, ha confermato quella linea di disinteresse per l’anello ciclabile  che da tempo lo contraddistingue.

E’ andata a finire che ogni Comune ha presentato un proprio progetto (magari pagando dei progettisti esterni) e che il Parco ne ha presentato uno, pescato all’ultimo momento, riguardante i Comuni di Este, Baone e Cinto; un progetto consistente in una specie di raffazzonata alternativa all’anello ciclabile. Complice di questa assurda decisione una rozza, sconcertante interferenza dell’assessore regionale Marino Zorzato (nessuno gliene chiederà conto?).

Risultato finale di queste magistrali strategie? Adesso è ufficiale: non un solo progetto è stato ammesso al finanziamento, nemmeno ovviamente quello del Parco. Con la certezza, vedendo i progetti finanziati, che quello suggerito fin da subito dalla Commissione ambiente lo sarebbe invece stato.

Vertici del Parco e Comuni coinvolti possono andarne davvero fieri! E poi si spargono fiumi di lacrime perchè “non ci sono fondi”!! Servirà almeno di lezione?

Gianni Sandon

 

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