Lo specchio dell’inefficienza e dell’insensibilità dell’amministrazione comunale di Monselice! Nella rassegna stampa allegata possiamo leggere l’impegno a far partire i cantieri entro due mesi. Al di là degli annunci e delle rassicurazioni, siamo ancora in fase di validazione dei progetti, ma nel concreto non si è letteralmente mossa una pietra. L’intervento del gruppo “Ambiente e Società”
Il 9 gennaio 2021 la città si risveglio con il crollo di un tratto delle mura storiche del Parco Buzzaccarini. Pietre e calcinacci arrivarono sulla carreggiata di via Vo’ de Buffi, costringendo la Polizia Municipale a fermare e deviare il traffico.
Fortunatamente data l’ora e la posizione del crollo, si erano evitati danni alle persone e alle auto sia tra gli ospiti del Parco (tra i quali ci sono molti bambini), sia tra gli utenti della strada.
Si trattava di un crollo annunciato dai gestori del Parco, da una petizione dei residenti e da diversi interventi in Consiglio Comunale. Nonostante questo nessun intervento era stato messo in cantiere, pur essendo il restauro delle Mura del Parco inserito nelle opere da realizzare.
Dal 2020 nei vari bilanci comunali, nell’elenco degli interventi programmati per le spese d’investimento, finanziati col ricorso a risorse disponibili, troviamo tra le opere “IL RECUPERO PARCO BUZZACCARINI (consolidamento mura di cinta)” con 200.000 € stanziati per il 2021, 200.000 € nel 2022 e 200.000 € nel 2023.
Al di là degli annunci e delle rassicurazioni, siamo ancora in fase di validazione dei progetti, ma nel concreto non si è letteralmente mossa una pietra.
Malgrado continui solleciti, interpellanze, interventi tutto è rimasto come due anni fa.
Il caso delle mura del Parco non rappresenta purtroppo un fatto isolato, semmai lo specchio dell’inefficienza e dell’insensibilità dell’amministrazione comunale di Monselice, che ritroviamo alle mura della chiesa di San Martino, all’ex mulino Bagnarolo, nel percorso delle 7 chiesette, nell’ex chiesa di Santo Stefano, luoghi storici dove fanno bella mostra transenne e puntellamenti di varia natura.
In questi anni si è preferito rivolgere un grande impegno amministrativo e finanziario (circa 600.000 €) per l’implementazione del sistema di sorveglianza, anziché per la cura del patrimonio comune. In questo modo le centinaia di telecamere piazzate ovunque potranno forse documentare i disastri prodotti da quest’amministrazione.
Abbiamo una visione diversa di cosa significhi la “sicurezza” per i cittadini, di quali siano le priorità di chi vive nella nostra città e quali siano le cure urgenti di cui necessita il nostro patrimonio architettonico.
“Monselice – Ambiente e Società”









