Monselice Uno: ceduto all’asta l’edificio Saturno. Persi altri 125.000 €

Con questa (S)vendita si chiude l’ultimo capitolo di una storia lunga 20 anni e della quale ci eravamo occupati in diverse occasioni.  Una storia dai risvolti oscuri e vergognosi della quale era stata interessata anche la Corte dei Conti. Il comunicato del gruppo “Ambiente e Società

La vicenda che ha preso avvio nel 2003 con l’approvazione del Piano di Lottizzazione, ha impegnato per anni il confronto in Consiglio Comunale e nelle cronache cittadine. Il percorso di questo intervento, caratterizzato da fitti rapporti tra società, Sindaci, assessori e Consiglieri Comunali, ha messo in luce comportamenti poco lineari e trasparenti ed è costato decine di migliaia di Euro di soldi pubblici per avvocati e consulenze.

Negli accordi con la ditta “MONSELICE UNO S.r.l.”, questa s’impegnava a realizzare a propria cura e spese, quale opera di urbanizzazione secondaria extra, un edificio di tre piani con relative pertinenze e spazi interrati, conferendo la proprietà dello stesso gratuitamente al Comune. Il valore quantificato negli atti istruttori dell’ufficio comunale competente era di 700.000 €.

In seguito, per favorire la vendita di una Torre a destinazione direzionale al CVS di Monselice, il Consiglio Comunale ha approvato con Deliberazione n.36 del 15-06-2012 la MODIFICA all’ACCORDO PROCEDIMENTALE con la DITTA “MONSELICE UNO”.

Successivamente il Cvs ha acquisito una torre a tre piani più quello interrato, per un totale di circa 3000 metri quadri, ha insediato la sua nuova sede… e dell’edificio destinato al Comune, si è persa traccia.

Nel frattempo “Monselice Uno” che non aveva pagato le rate degli oneri di urbanizzazione, pari a decine di migliaia di euro, arriva all’epilogo: a ottobre 2014 viene dichiarato il fallimento della compagnia assicurativa presso la quale era stata costituita la polizza fideiussoria e a gennaio 2015 il tribunale di Rovigo decreta il fallimento di “Monselice Uno srl”.

Con la delibera n.88 del 25-05-2017, si stabiliva un accordo tra l’amministrazione comunale e il curatore fallimentare di Monselice Uno, con il quale il Comune acquisiva l’edificio “Saturno” (1580 mq a uso direzionale e 376 mq a uso garage e/o magazzini), il cui livello di realizzazione era vicino al 50%. In pratica un rudere al grezzo (ben visibile a tutti) che per essere completato avrebbe richiesto ingenti investimenti.

Nella Delibera si affermava che “il valore dei beni oggetto di acquisizione da parte del Comune è equiparabile a quello dei beni che il Comune avrebbe dovuto acquisire in virtù dell’originario accordo procedimentale” oppure che la porzione di edificio “manterrebbe un notevole valore commerciale ed una elevata autonomia ai fini della rivendibilità sul mercato”.

Delibera e passaggi che all’epoca abbiamo pesantemente contestato e che oggi trovano un’implicita conferma, poiché l’Amministrazione Comunale, ha messo all’asta il bene per una cifra pari a € 575.000. Ad aggiudicarsi il lotto è stata “Veneto Energie S.p.A.” l’unica a presentare un’offerta. Lo decreta la Determina n.1239 del 27-12-2022.

La Sindaca e i nostri attuali amministratori, molti dei quali sempre presenti all’epoca di questi passaggi, annunciano con enfasi l’aggiudicazione, ma sorvolano sulla perdita di 125.000 € per la collettività, poiché dagli accordi stipulati all’epoca con la ditta “MONSELICE UNO S.r.l.”, al Comune spettava un edificio di tre piani con relative pertinenze e spazi interrati, per un valore stimato di 700.000 €.

Qui ci vorrebbe almeno il pudore di chiudersi in silenzio e chiedere pubblicamente scusa per il fallimento di un’operazione costata consumo di suolo, centinaia di migliaia di euro e anni di degrado alla collettività.

Monselice – Ambiente e Società

Il Gazzettino 07-01-2023
Il Mattino di Padova 13-01-2023

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