Dopo le dichiarazioni del Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti e del presidente della società Beni La Rocca di Monselice, presenti ad una comparsata elettorale, Francesco Miazzi – candidato di “Ven[e]to Nuovo”, interviene per chiedere la tutela e la valorizzazione del Colle, evitando lo spreco di denaro pubblico per l’ascensore.
Di fronte ad una platea vuota abbiamo visto un Ministro che non produce nulla e dimostra di non conoscere questo territorio, un candidato in preda ad una crisi di schizofrenia (che nel suo volantino elettorale vanta contemporaneamente di aver sostenuto il piano casa e dichiara stop al consumo di suolo) e un presidente padre/padrone di una società nata per la conservazione e valorizzazione di beni pubblici.
In questo contesto di campagna elettorale, si annuncia l’avvio dei lavori per il completamento dell’ascensore pena la perdita del finanziamento. Quale finanziamento, ci chiediamo? Vero che a dicembre scorso la Regione ha riprogrammato gli interventi finanziati dal fondo per lo sviluppo e la coesione, inserendo anche il completamento dell’ascensore, ma da questo allo stanziamento dei fondi ce ne passa. Questo capitolo è rimasto lettera morta e per fortuna se ne riparlerà la prossima legislatura regionale.
Continuiamo a considerare inaccettabile l’abitudine a voler imporre decisioni senza nessun tipo di confronto. Ricordiamo a Businaro che non ha ereditato il complesso della Rocca, ma dovrebbe, assieme ad altri consiglieri la cui voce non abbiamo mai sentita, di gestire beni di tutti.
Viene da chiedersi il perché di tanta testardaggine nel voler imporre un progetto simile, quando le alternative, meno costose, meno impattanti, più funzionali sono state più volte indicate. Un semplice impianto di risalita, posizionato nel parcheggio laterale di Villa Duodo, potrebbe permettere a piccoli mezzi elettrici di superare il dislivello e le barriere per riprendere il sentiero presente.
La Regione, che per legge dovrebbe esplicare funzioni di tutela, vigilanza e controllo, fino adesso per la Rocca, ha dimostrato un interesse marginale. Di fronte ad un colle che continua a franare, a famiglie che vengono evacuate, agli edifici storici bisognosi d’interventi conservativi, alle mura in stato di abbandono e in procinto di crollare, alla pavimentazione in completo dissesto, sprecare denaro pubblico per quest’ascensore rappresenta una follia inaccettabile.
Occorre cambiare rotta, sia politicamente che civilmente, per salvare il colle da interventi scellerati come questo, destinando i fondi alla messa in sicurezza, al ripristino dei sentieri ormai impraticabili, per preservare e valorizzare la bellezza di un luogo unico.
Francesco Miazzi – candidato di “Ven[e]to Nuovo”