il 28 novembre Sit in: Via i rifiuti dalla Valdastico

A fronte delle notizie emerse dalle indagini in corso, che riguardano il nuovo tratto della Valdastico Sud, dove è stata verificata la presenza di materiali tossici e nocivi, il Comitato Popolare “lasciateci respirare” invita tutti alla mobilitazione. L’appuntamento è per SABATO 28 NOVEMBRE ALLE ORE 11 alla Rotonda di Via Umberto I Santa Margherita D’Adige.

  • ROMPIAMO IL SILENZIO SUL GRAVE DISASTRO AMBIENTALE DELLA “VALDASTICO SUD”.
  • CHIEDIAMO SIANO ACCERTATE LE RESPONSABILITÀ ED AVVIATA L’IMMEDIATA BONIFICA

Le indagini riguardanti la costruzione dell’autostrada Valdastico Sud A31, di collegamento tra Vicenza a Rovigo, hanno rivelato la presenza di materiali tossici e nocivi provenienti da lavorazioni industriali, utilizzati per riempire il sottofondo anche del tratto Padovano e dei due cavalcavia tra Rovigo e Padova.

Sono nomi eccellenti quelli coinvolti nell’indagine, dove spiccano politici, industriali, presidenti di consorzi e imprenditori, peraltro più volte coinvolti in inchieste simili, che si sono gettati sulla realizzazione di un’autostrada costosissima (23 milioni di euro a chilometro), nociva, e utile più a chi l’ha costruita che alle esigenze di sviluppo del territorio. Le poche migliaia di transiti giornalieri rendono evidente a tutti l’inutilità dell’opera.

Le analisi effettuate hanno rilevato la presenza di centinaia di migliaia di tonnellate di scarti di lavorazione industriale, contenenti soprattutto cromo esavalente. Una sostanza mutagena e cancerogena che una volta raggiunte le falde, potrebbe provocare danni incalcolabili sulla salute delle persone.

Il tutto va a collocarsi in un ecosistema, quello delle campagne della bassa padovana, che rimaneva uno dei pochi quasi incontaminati e che una perizia richiesta dal Comune di Megliadino San Vitale, per stimare un equo indennizzo per l’esproprio dei terreni, ha definito “bene unico e irripetibile“, che oggi è tagliato per sempre a metà dal tracciato autostradale.

I cittadini della Bassa Padovana devono tenere alta l’attenzione su questo che si profila come un “ disastro ecologico annunciato“.

Per questo invitiamo tutti al sit-in con conferenza stampa sabato 28/11 alle ore 11 – Rotonda di Via Umberto I Santa Margherita D’Adige – organizzato dal Comitato Popolare “lasciateci respirare”

Per chiedere che:
• la Magistratura faccia piena luce e individui le responsabilità;
• sia attivato subito il percorso della bonifica, ponendo i costi a carico di quelle società e soggetti responsabili diretti ed indiretti;
• la Regione Veneto si attivi in ogni modo per affrontare questo gravissimo problema sul quale troppi pensano di stendere un velo di silenzio;
• i comuni attraversati dal passaggio della Valdastico sud si costituiscano parte civile nei procedimenti giudiziari riguardanti l’utilizzo dei rifiuti nella costruzione dell’autostrada.

I promotori dell’appello: Franco Tasinato, Beatrice Andreose, Christianne Bergamin, Loris Ramazzina, Francesco Miazzi, Stefano Rando…

Per gli aggiornamenti:
PadovanaBassa / Laboratorio sociale https://www.facebook.com/groups/295942191837/?ref=ts&fref=ts
http://www.padovanabassa.it/ – per adesioni info@rifiuti-valdastico-02padovanabassa.it

i-rifiuti-tossici-nellautostrada-valdastico-terreni

sit in valdastico 28-11-2015

Un commento su “il 28 novembre Sit in: Via i rifiuti dalla Valdastico”

  1. L’affaire Valdastico sud, è un biscione di 54 chilometri che si è mangiato sopratutto la campagna del basso vicentino(cittadini e sindaci omertosi purtroppo) , che sta inquinando la nostra acqua, e sta divorando anche la vita vegetale e animale, compreso quella umana-
    -Questa autostrada è molto appetibile sia per nascondere i rifiuti pericolosi, sia per i proventi da finanziamenti ad opere spesso inutili come cavalcavia che finiscono in terreni agricoli.
    Fossi con canneti cementati, animali morti, aumento di linfomi, il valore culturale delle ville palladiane compromesso, gli stessi prodotti agricoli e gli orti rischiano di essere compromessi, così come gli allevamenti.
    L’acqua per l’irrigazione, “grazie” a ciò che è nascosto sotto il manto autostradale, sostanze chimiche con valori elevati, vedi cloruri, borio, piombo, arsenico, cadmio, selenico, mercurio, amianto, nichel, berillio e il molibdeno è altresì compromessa. Queste sono tutte sostanze cancerogene tranne il molibdeno, che però preso in quantità elevate porta ad una precoce anemia e alla morte. E’ da chiedersi se l’aumento dei linfomi nel basso vicentino non sia dovuto a ciò che si trova nella pancia di questo grande biscione, che a quanto sembra non contiene solo scarti di fonderia non trattati, ma anche, presumibilmente, fanghi di concia e altri prodotti altamente nocivi, scaricati di notte in modo che nessuno li possa notare, tranne qualche residente, che si è preoccupato vedendo l’acqua del suo pozzo di colore nerastro.
    Residenti, che parlano fra i denti, che hanno paura ad affermare, ciò che vedono, in pubblico, poiché intimiditi e minacciati, ammoniti e avvisati sui possibili risvolti negativi che un’eventuale azione potrebbe avere per loro. Nel basso vicentino, la gente pur essendo contro l’opera e vedendone i danni, è rassegnata, ha paura di testimoniare, e si sente lasciata sola da chi nel 2005 aveva promesso di difenderli. Persone che temono per la loro salute e quella dei figli e nipoti, e per le loro colture ed allevamenti.
    La Comet (rifiuti speciali), una delle ditte che ha operato in alcuni tratti della Valdastico Sud, è indagata insieme ad altre, per ecomafia, e secondo il rapporto di Roberto Mancini, il poliziotto morto di cancro a causa dei materiali cancerogeni, i rifiuti che andavano al sud, tornavano al nord nella gomorra del nordest – come dichiarato dal P.M. Cristina Ribera – cambiando i codici dei materiali; e sono stati interrati anche sotto il manto autostradale della A31 sud. Se questo rapporto non fosse stato chiuso per anni in un cassetto, come altre denunce dell’ex presidente del “Comitato Vicentino No Ecomafie”, Marco Nosarini, si poteva evitare parte del disastro ambientale della Valdastico Sud e anche il suo grave stato di salute(il nostro ex presidente è ora gravemnete ammalato e nel suo sangue sono state trovare sostanze nucleari e radioattive).
    L’ultimo tratto quello inaugurato il 31 agosto , è anche quello che è stato bloccato per le denunce riguardanti all’irregolarità del tracciato con varianti mai depositate al Ministero delle Infrastrutture a cui fa capo Delrio, e con la falsificazione delle mappe catastali riguardanti la quattrocentesca villa Saraceno-Franchin, la cui villa sovrapponendo le mappe catastali odierne (spesso imprecise) e quelle austriache risulta aver “camminato”, e per cui l’attuale proprietario ha fatto più ricorsi anche all’ex Presidente della Repubblica Napolitano. Agugliaro è completamente devastata e questo lo si nota arrivando in questo paese e lo stesso sindaco Andriolo è stato coinvolto nelle indagini. Per non parlare dell’affaire cave che è di contorno, ma non meno appetitoso per i politici basti pensare che non è regolato dal “Piano Cave”, ma gestito direttamente dall’assessorato regionale competente.

    Irene Rui presidente del comitato vicentino No Ecomafie

    Maggiori informazioni
    http://comitato-vicentino-no-ecomafie.webnode.it/news/valdastico-sud-la-gomorra-padana-e-i-politici-nazionali-e-locali/

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