Continua la mobilitazione della rete solidale contro gli sfratti, che anche oggi è riuscita ad ottenere una proroga per una famiglia che rischiava di finire in mezzo alla strada. Pubblichiamo il comunicato dello Sportello casa – ADL Cobas
BASTA SFRATTI!
Mobilitazione, questa mattina, della rete solidale contro gli sfratti che non ha fatto mancare il proprio sostegno ad una famiglia sotto sfratto a Candiana.
Driss ha perso il lavoro da alcuni anni e non è riuscito a trovare una soluzione lavorativa stabile che gli consentisse di far fronte alle spese dell’affitto. La richiesta di una riduzione dell’affitto, avanzata ai proprietari nei mesi scorsi, non è stata accolta e con la sua famiglia si è messo in cerca di una nuova abitazione. Ha battuto decine di agenzie immobiliari del circondario, senza alcun risultato, nonostante uno dei figli maggiori avesse un impiego stabile e quindi un reddito: la difficoltà per i cittadini stranieri a reperire un alloggio nel mercato privato è sempre maggiore e la garanzia di una busta paga non è più sufficiente per le agenzie.
Anche questa mattina, al quarto accesso dell’ufficiale giudiziario, l’unica soluzione per non finire sulla strada era quella di chiedere una proroga ed evitare un dramma familiare, ma la determinazione dei proprietari e dell’ufficiale giudiziario, che ha chiesto l’intervento della forza pubblica, non lasciava nessun margine di trattativa.
Come nelle volte precedenti era assente l’amministrazione di Candiana che, nei giorni scorsi, era stata contattata da Driss affinché sostenesse in qualche modo la sua famiglia in questa vicenda.
La ferma opposizione della famiglia a rilasciare l’immobile, il sostegno esterno dello Sportello Casa dell’ADL COBAS e delle famiglie accorse in solidarietà per tentare una mediazione, ha fatto prevalere il buon senso e la lunga mattinata si è conclusa con il rinvio dello sfratto a febbraio.
Una soluzione ancora una volta “tampone” che non risolve la questione generale dell’emergenza casa, su cui da anni chiediamo interventi radicali per garantire il diritto ad abitare: blocco della vendita degli alloggi di edilizia pubblica, recupero di quelli considerati inagibili, interventi sul patrimonio privato invenduto o inutilizzato, requisizione e riutilizzo del patrimonio pubblico in disuso (caserme, ospedali, ecc).
Nell’ultimo incontro in prefettura, a conclusione dello sciopero della logistica del 30 ottobre scorso, abbiamo ribadito la necessità di tali interventi ed abbiamo richiesto il non uso della forza pubblica agli sfratti, perché l’emergenza casa è un problema sociale e non può essere affrontato come una questione di ordine pubblico.
REDDITO, CASA, DIRITTI E DIGNITA’ PER TUTTI
Candiana, 12 novembre 2015
Sportello casa – ADL Cobas