Il Commissario mette all’asta i beni del Parco Colli

Questa la comunicazione del Commissario straordinario dell’Ente Parco (ns. prot. 1073 del 7.02.2018) relativa alle strutture mobili (gazebo, tavoli e panchine in legno) in dotazione all’Ente. In sostanza s’informa che non saranno più messe a disposizioni di Enti e associazioni e presto sarà comunicata “la procedura d’asta per alcune delle strutture sopra riportate”.

Il 2 febbraio un comunicato della Regione Veneto annuncia alla stampa la visita al Parco dei Colli Euganei da parte della Quarta Commissione consiliare permanente. In pratica la commissione con sede a Venezia è venuta a Este a incontrare il Commissario avv. Specchio e il direttore dott. Viti, entrambi funzionari della stessa Regione. Non si capisce il senso di questa “missione”, poiché tutti tranquillamente si potevano confrontare in uno dei tanti uffici veneziani.

Per fare cosa poi non è dato sapere.  Leggiamo che sono venuti qua per cercare “punti di forza ed eventuali aspetti passibili di miglioramento…” e da questo confronto dicono che “è emersa la necessità di adottare prontamente una nuova normativa regionale..”.

Ricordiamo che sono ormai sei anni che si stanno facendo e disfando proposte di legge, con l’unico risultato di non aver nulla in mano e un Parco commissariato da quasi due anni.

Non sono passati nemmeno sei giorni da questa visita e cosa ci troviamo tra le mani?

La comunicazione del Commissario straordinario dell’Ente Parco (ns. prot. 1073 del 7.02.2018) relativa alle strutture mobili (gazebo, tavoli e panchine in legno) in dotazione all’Ente. In sostanza s’informa che non saranno più messe a disposizioni di Enti e associazioni e presto sarà comunicata “la procedura d’asta per alcune delle strutture sopra riportate”.

Non possiamo immaginare quali siano le motivazioni che hanno portato a questa scelta, ma non possiamo esimerci da alcune considerazioni. Queste strutture erano utili per decine di eventi nell’area Parco e davano allo stesso una certa visibilità. Il fatto che ora siano messe all’asta, non può essere altrimenti inteso come l’ennesimo segnale del lento e inesorabile smantellamento del Parco Colli.

Un Parco senza una governance collegata al territorio, incapace di affrontare nodi come la dismissione delle cementerie o le emergenze come il controllo della fauna, amorfo nel supportare progetti come l’ODG, è chiaramente destinato a fallire.

Una Regione Veneto che si dimostra inetta nel gestire quattro miseri Parchi (a fronte delle decine presenti in altre regioni), dovrebbe essere messa pesantemente in mora dalle comunità locali.

I Sindaci, le associazioni, le realtà economiche del territorio sono chiamate ad una mobilitazione straordinaria, perché di questo passo, del Parco Colli, non rimarrà  più nulla da difendere.

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