CANTIERE ATER DEL PIRUEA S. GIACOMO: UNO SCANDALO SULLA PELLE DEI SENZA CASA
Le Amministrazioni Conte/Lunghi, che in questi 16 anni hanno gestito il nostro Comune, non sono state in grado di costruire un solo nuovo alloggio popolare, dando invece il via libera ad una speculazione di edilizia privata senza paragoni.
In questo contesto la situazione del cantiere in Via San Giacomo, che prevede la disponibilità di 12 alloggi per l’ATER e 3 per il Comune, è a dir poco scandalosa. L’intervento, avviato oltre un decennio fa, è stato impantanato per anni in un’incredibile controversia tra i soggetti promotori (Comune – Ater – impresa privata), con progetti che hanno subito diverse modifiche e con l’ufficio tecnico comunale che trovava continui problemi a concedere il permesso a costruire.
Le vecchie case popolari che insistevano sull’area, dopo anni di abbandono, erano state occupate nel 2004 da senza casa, come azione dimostrativa per denunciare il problema degli alloggi. Nel 2009, dopo un’azione di sgombero, le vecchie abitazioni furono demolite, ma per vedere la sigla della convenzione tra Comune, Ater e la ditta privata CGM si è dovuto attendere maggio 2011. Solo nell’ottobre 2012 però il Comune ha autorizzato l’avvio dei lavori.
Nell’occasione il Sindaco Francesco Lunghi aveva annunciato la consegna degli alloggi pubblici per la fine del 2013.
Il cantiere parte, ma le sorprese non sono finite:
Con una nota datata 4.8.2014, la ditta C.G.M. s.r.l. evidenzia la situazione di crisi dell’azienda e comunica l’intenzione di sottoscrivere un contratto di affitto di ramo di azienda con la ditta Belvedere s.p.a. di Loreggia, dal quale conseguirà la cessione delle obbligazioni derivanti dalla convenzione attuativa del PIRUEA S. Giacomo.
Nemmeno ventiquattro ore e la Giunta Comunale di Monselice, con Deliberazione n.156 del 5.8.2014, ratifica la presa d’atto della cessione del ramo d’azienda, ponendo in capo alla Società Belvedere s.p.a. la polizza fidejussoria prestata dalla ditta C.G.M. s.r.l. a garanzia degli impegni convenzionali, oltre che del pagamento degli oneri concessori ancora dovuti al Comune per la realizzazione dell’intervento edilizio di propria competenza.
Non vorremmo pensare che questa inusuale celerità avesse un nesso con l’entrata in Consiglio Comunale di un consigliere di maggioranza che risulta amministratrice della stessa C.G.M.
Quasi in contemporanea i lavori di cantiere si fermano e la palazzina con i 12 appartamenti resta incompiuta. Mancano lavori per poche decine di migliaia di euro che evidentemente la nuova ditta non intende spendere. E i lavori della seconda palazzina (dove sono previsti 3 appartamenti da assegnare al Comune), come la terza, dove gli alloggi sarebbero tutti del privato, non sono mai iniziati.
ORA IL SINDACO FRANCESCO LUNGHI DOVREBBE SPIEGARE IL SENSO DI QUEST’OPERAZIONE E COSA INTENDE FARE PER FAR PORTARE A TERMINE I LAVORI.
QUI CI SONO IN BALLO I SOLDI DI TUTTI I CITTADINI MA SOPRATTUTTO L’EMERGENZA ABITATIVA VISSUTA DRAMMATICAMENTE DA DECINE DI FAMIGLIE!
Il gruppo “Nuova Monselice”