A seguito della nostra richiesta di chiarimenti e approfondimenti in merito all’utilizzo di rifiuti nel ciclo produttivo della Cementeria di Monselice, il 28 aprile 2015, è stata convocata la quarta commissione consigliare alla quale, oltre agli amministratori comunali (Ass. Bedin, Consiglieri Comunali Gugleilmo, Fontana e Corso), hanno partecipato rappresentanti del comitato “Lasciateci Respirare” (Francesco Miazzi e Christianne Bergamin), del comitato “Enoi?” (Silvia Mazzetto) e due referenti dell’Arpav: l’ing. Restaino, direttore del dipartimento di Padova, e il dott. Pigato, responsabile del Servizio di controllo ambientale.
I rappresentanti dell’Arpav hanno illustrato i dati che già avevano trasmessi in risposta alla nostra richiesta scritta dello scorso gennaio, confermando che la Cementeria sta utilizzando rifiuti in quantità inferiore a quanto autorizzatole e che i dati sulle emissioni che la stessa azienda comunica ad Arpav rispettano i limiti. Abbiamo appreso che in quest’ultimo mese sono iniziati anche i controlli diretti da parte di Arpav e che entro un paio di mesi dovrebbe andare a regime il monitoraggio di controllo, cosa che avrebbe dovuto essere già stata predisposta, ma che a causa della scarse risorse di personale di Arpav sta andando per le lunghe.
Stante una normativa permissiva nei confronti di questo tipo di impianti, abbiamo ribadito l’importanza di un controllo rigoroso, puntuale, approfondito e di facile accesso al fine di monitorare la situazione.
Francesco Miazzi ha illustrato la situazione generale, facendo un excursus delle vicende degli ultimi anni, che hanno visto situazioni critiche come il fenomeno dei cosiddetti “Odori acri” conseguenti all’ utilizzo di rifiuti nel processo produttivo, dal minacciato uso di pneumatici esauriti come combustibile, dalle emissioni anomale ai camini scoperte dopo mesi di mobilitazioni dei cittadini. Per questi motivi, anche Silvia mazzetto e Christianne Bergamin hanno evidenziato l’importanza di un controllo mirato sui materiali e i rifiuti in ingresso e utilizzati nel cementificio.
Miazzi ha evidenziato che con la nuova proprietà Zillo della Cementeria vi è stato un incremento notevole delle emissioni in atmosfera che, pur mantenendosi sempre entro i limiti concessi, hanno lo stesso impatto di tre inceneritori, con l’aggravante che nel nostro caso l’impianto ė posto a ridosso del centro abitato. Abbiamo poi segnalato di come sia cambiata, con la nuova proprietà, la modalità di accesso alle informazioni da parte dei cittadini: ora non è più possibile risalire allo storico delle emissioni perché i dati pubblicati vengono cancellati ad ogni nuovo mese.
Il dott. Pigato ha dichiarato che tutti i dati sono disponibili presso Arpav e che anche la Cementeria, essendo provvista di certificazione EMAS, ha l’obbligo di mettere a disposizione tutte le informazioni riguardanti le emissioni ad ogni cittadino che ne faccia espressa richiesta.
Abbiamo insistito con l’importanza che queste informazioni siano immediatamente disponibili a chiunque senza la necessità di passare attraverso una formale richiesta che indubbiamente rappresenta un limite alla trasparenza. In questo passaggio abbiamo avuto le rassicurazioni dell’assessore Bedin che ha garantito un intervento dell’amministrazione comunale affinché vi sia completa trasparenza sui dati delle emissioni.
Da parte nostra non intendiamo calare la guardia sull’attività della cementeria (visto che gode dell’autorizzazione all’utilizzo di 225.000 t/a di rifiuti speciali) e su quella degli enti deputati al controllo.
Comitato popolare “lasciateci respirare”