Il Movimento Civico “cambiamo aria” esprime forte contrarietà all’emendamento n.11 alla legge di stabilità regionale che ridurrebbe dell’80% l’area protetta del Parco dei Colli Euganei facendo venir meno i presupposti che garantiscono la tutela di questo territorio. Assieme a questa minaccia ve ne sono altre, contenute nel Collegato alla legge di stabilità regionale, per le quali il Movimento Civico esorta alla mobilitazione lanciando un appello a tutte le associazioni, gli amministratori, e i cittadini.
Il Movimento civico “cambiamo aria” invita tutti i consiglieri della Regione Veneto a respingere con decisione l’emendamento n.11 alla legge di stabilità, proposto da Berlato, Rizzotto, Finco, Guadagnini e Barison.
Questo emendamento, prendendo a pretesto il problema dei cinghiali e per creare una sorta di liberatoria per la caccia, punta alla disgregazione totale del Parco dei Colli Euganei.
Come si può pensare di aggiustare un disequilibrio con un’ulteriore, irreparabile, rottura?
Come si può pensare di ridurre un territorio, che nella sua articolazione e varietà rappresenta un unicum, in un arcipelago d’isolati cocuzzoli?
Una proposta che confonde, identificandoli, il significato di “riserva naturale” con quello di “parco”, ponendo come unico obiettivo d’interesse e tutela l’aspetto biologico e non piuttosto il sistema di relazioni tra risorse naturali e uso sociale delle stesse che nel passato ha dato forma ad un paesaggio straordinario, celebrato per secoli da poeti ed artisti.
In un passato più recente, con lo sfruttamento forsennato delle cave e con l’apertura dei tre cementifici, questo prezioso equilibrio è stato rotto a discapito prima delle risorse naturali e poi, passato il periodo di effimero benessere economico, anche della popolazione che ha pagato e sta pagando in termini di salute e di distruzione del paesaggio.
La sudata istituzione del Parco, oltre trent’anni fa, e dell’ancora più sofferto Piano Ambientale che lo regola (il quale, ad onor del vero, solo in minima parte è stato attuato) è stato un passaggio fondamentale per cercare di ricostruire l’identità del territorio. Certamente la gestione dell’Ente è risultata finora, pur con fasi diverse, largamente insoddisfacente. Ma allora l’obiettivo deve essere quello di puntare a migliorare questa gestione e non certo quello di mortificare il Parco in sé.
Ora, che il territorio dei Colli sta facendo l’ulteriore passaggio per l’inserimento nelle riserve MaB dell’Unesco, questo emendamento sembra voler remare nella direzione opposta e portare dritti in un gorgo che inghiotte il territorio e la sua storia.
L’approvazione di questo emendamento creerebbe danni ambientali e paesaggistici enormi, colpendo quella parte di economia collegata alle produzione agricole di qualità, al turismo locale e a tutto quel tessuto sviluppato in questi anni grazie al Parco. E farebbe uscire le cementerie dall’area Parco spianando la strada alle richieste dei cementieri (vedi CSS-C).
INVITIAMO TUTTE LE ASSOCIAZIONI, GLI AMMINISTRATORI LOCALI, TUTTI I CITTADINI AD UNA MOBILITAZIONE STRAORDINARIA IN DIFESA DEL PARCO DEI COLLI EUGANEI.
Insieme alle altre associazioni del Veneto intendiamo manifestare tutte le nostre contrarietà ad altri provvedimenti proposti nel Collegato alla legge di stabilità regionale, quali ad esempio l’ulteriore depotenziamento dell’ARPAV e dei controlli ambientali, le facilitazioni urbanistiche tese a favorire nuova edificabilità, lo smantellamento della legge sulle cave con l’ampliamento dei volumi di scavo; così come pure siamo fortemente critici col progetto di legge sul “contenimento del consumo di suolo“ che di fatto ribalta nel suo articolato quanto sbandierato dal titolo.
Movimento civico “cambiamo aria”