Sviste ciclabili ad Este

Ci siamo già occupati più volte, su questo blog, dell’anello ciclabile delle città murate. Segnalazioni alle amministrazioni e alla stampa locale, incontri pubblici, diffide, esposti alla Corte dei Conti.

Ora, ad Este presso il Ponte della Torre, sono in corso i lavori per l’attraversamento ciclabile della SR 10, lavori che vanno contro ogni logica di sicurezza, di economicità, di estetica.

Pubblichiamo l’intervento di Gianni Sandon, che ancora una volta, instancabilmente, tenta di ricondurre al buon senso:

LAVORI AL PONTE DELLA TORRE: PER O CONTRO I CICLOTURISTI?

Ma perché si stanno facendo questi sconvolgenti lavori al ponte della Torre a Este? Per consentire ai ciclisti provenienti dal Sostegno di attraversare la regionale 10 e proseguire sull’anello delle città murate verso Pra’. Ma perché si è scelto di far passare i ciclisti su questo argine, in destra idraulica del Brancaglia? E’ un argine  stretto, aperto al traffico veicolare nei due sensi: renderlo promiscuo risulta pericoloso sia per i ciclisti che per gli automobilisti.

Quello che risulta sconcertante è che l’altro argine, in sinistra idraulica,  avrebbe caratteristiche incontestabilmente più favorevoli sotto tutti gli aspetti. Sarebbe in sede propria, con pochi lavori da fare, passerebbe proprio a fianco della Rocca e degli altri monumenti vicini, faciliterebbe il collegamento con l’area verde della Restara… Non sono queste le caratteristiche che dovrebbero essere privilegiate per un percorso cicloturistico?

Ma c’è di più: proprio questo argine era stato individuato dalla Provincia già 15 anni fa come “percorso ciclo-naturalistico” (ci sono ancora i cartelli!!). E in tale occasione era stato anche realizzato il semplice sottopasso per attraversare la ferrovia (sull’altro argine c’è un passaggio a livello a raso!). Sarebbe bastato ora realizzare un simile intervento anche per passare sotto l’ex statale 10 per rendere tutto il percorso assolutamente indipendente dal traffico automobilistico.

Ma possibile che anche di fronte a scelte così convincenti sotto ogni aspetto, e più volte suggerite, questi nostri amministratori riescano a trovare alternative peggiori e più costose?

Este, 27 luglio 2017

                                                                 Gianni Sandon

 

foto 1: l’argine in sx idraulica fra il Sostegno e il p.te della Torre

foto 2: il passaggio sotto la ferrovia realizzato 15 anni fa dalla Provincia; il cartello indica il percorso “ciclo-naturalistico”.

4 commenti su “Sviste ciclabili ad Este”

  1. I casi sono due: o i suddetti amministratori sono proprio stupidi (la stupidità è presente in tutte le categorie…) o questa soluzione, temo, è proprio voluta perché più costosa, per favorire una impresa amica…

    1. Già! Da tempo anch’io mi spiego solo così certe scelte contro ogni logica (intendo la logica del buonsenso).

  2. non so chi ha scelto la foto di apertura
    a mio giudizio di pessimo gusto e di evidente sessismo
    manca solo un concorso per scegliere la ‘coniglietta’ che promuova le piste ciclabili del parco euganeo….
    forse è arrivato il tempo che – per cambiare sul serio il mondo – cominciamo a ragionare anche tenendo conto di questi aspetti dal simbolismo evidente e pesantissimo sul corpo delle donne, di come anche nella sinistra critica si sia dentro agli stereotipi e ad un immaginario che – trattando come oggetto un altro essere umano – non mette in discussione alla radice i meccanismi del potere personale e politico.

    una arrabbiatissima carla

    1. La lettura che ho dato a questa vignetta è stata quella di una donna, più agile sulla bicicletta, che dà la polvere agli uomini e che rivolge uno sguardo divertito al “pubblico”. Poi è vero che la donna è nuda e che i due in bicicletta sono inebetiti da lei e che quindi, in questo gioco malizioso, c’è un elemento sessista, che pur tuttavia vede primeggiare la donna. Ma soprattuto, nel pubblicare questa vignetta degli anni ’20 non ho inteso pubblicarne il contenuto ma la “rappresentazione del suo contenuto” attraverso gli occhi di quegli anni. Ad ogni modo, se la vignetta può indurre a interpretazioni ambigue o deteriori la sostituiamo.

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